Ieri il Carpi ha ripreso a lavorare, dopo la sosta del prossimo week end la sfida di sabato 24 a Padova vale già una buona fetta di futuro nella corsa salvezza

Dalla gara di sabato 24 a Padova passano molte delle chance salvezza del Carpi. Mister Castori lo sa bene e già ieri alla ripresa ha voluto forzare i tempi, perché questi dieci giorni che separano i biancorossi dalla sfida dell’Euganeo sono cruciali. La sosta della B nel prossimo week end per le Nazionali sarà l’ultima del 2018, poi tutto d’un fiato il campionato cadetto sarà in campo senza soste, con 7 gare in 5 settimane che daranno il primo volto con un certo significato alla classifica. Il Carpi, rilanciato dagli ultimi due pareggi, ha da tempo esaurito i bonus. Il successo del Padova ad Ascoli ha segnato il primo gradino fra le ultime 4 della classe e il resto del gruppo. Domani, nella discussione di fronte al Consiglio di Stato, dovrebbe essere formalizzato anche il format del campionato, con la decisione definitiva sul numero delle retrocessioni. Probabile siano solo 3, senza playout, ma ancora non c’è certezza. Il Carpi di sicuro deve cambiare marcia. Una sola vittoria nelle prime 11 giornate, solo 7 punti nelle 8 gare della gestione Castori sono numeri che se proiettati sull’intera stagione vorrebbero dire condanna pressoché certa al ritorno dopo 6 anni in C. Per questo la gara di Padova diventa fondamentale, per non far scappare una delle poche dirette concorrenti che al momento sembrano alla portata dei biancorossi. Il Carpi si dovrebbe presentare in Veneto al gran completo, col rientro di Mokulu e il recupero anche di Jelenic e Mbaye, che ieri hanno cominciato la settimana a parte per qualche acciacco.