I tre punti casalinghi continuano ad essere un miraggio per il Carpi, che li ha raccolti l’ultima volta più di 7 mesi fa con la Ternana. Di qui a fine 2018 ci sono altre 3 occasioni

Sono ormai 230 giorni che il Carpi non festeggia davanti ai suoi tifosi. L’ultima volta che i giocatori biancorossi sono andati, mano nella mano, sotto la curva Bertesi-Siligardi dopo una vittoria era fine marzo scorso, quando le reti di Melchiorri e Concas timbrarono il 2-1 con la Ternana che valse la salvezza virtuale per la squadra allenata da Calabro. Da allora il Carpi è tornato 10 volte davanti al proprio pubblico, ma non ha mai vinto. Per come è arrivato, il 2-2 in rimonta col Benevento assomiglia tanto a un successo, ma in classifica è servito a poco alla formazione di Castori, che se vuole tenere viva la speranza salvezza deve cambiare marcia soprattutto nelle gare casalinghe. Nelle ultime 10 ha raccolto 7 pareggi e subito 3 sconfitte. Quest’anno, a parte la disfatta col Palermo, Poli e compagni in casa hanno sempre giocato gare apprezzabili, cui è mancato qualcosa per trasformarle in successi da tre punti. Col Cittadella, sotto la gestione Chezzi, è mancata lucidità sottoporta, con il Brescia ha pesato il rigore fallito da Jelenic nel finale, col Cosenza un gol casuale ha fatto svanire all’88’ due punti che sarebbero stati d’oro. Nelle ultime 7 giornate del 2018 i biancorossi torneranno altre 3 volte davanti ai propri tifosi per cercare di sfatare il tabù. Si parte domenica 2 dicembre col Lecce, poi domenica 16 con la Salernitana e a Santo Stefano nella sfida da non fallire col Livorno fanalino di coda.