L’assemblea cittadina del PD, riunitasi ieri, ha lanciato ufficialmente la ricandidatura dell’attuale sindaco Giancarlo Muzzarelli alle elezioni amministrative della primavera prossima. Un percorso in salita, viste le difficoltà legate anche alla mancata realizzazione di buona parte degli impegni assunti nel programma del 2014

Già nell’agosto scorso, il sindaco di Modena si era messo a disposizione per la seconda ed ultima corsa ala carica di sindaco. Rimaneva solo l’investitura ufficiale da parte del suo partito, il PD, che ieri sera è arrivata. Nel’assemblea della segreteria cittadina In un documento intitolato ‘Ripartire dal buon governo per un progetto futuro di città’ che lancia ufficialmente Giancarlo Muzzarelli, nella corsa del secondo mandato. L’ultima  corsa, dall’esito tutt’altro che scontato, anzi totalmente in salita. Nel 2014 Muzzarelli  fu il primo candidato sindaco PD a non vincere al primo turno e ad obbligare il centro sinistra al ballottaggio. Contro un M5S non ancora numericamente forte come oggi e ad un centro destra con una lega ai tempi ridotta ai minimi termini. Oggi, i rapporti di forza sono cambiati e al di là dell’avversario che verrà Muzzarelli dovrà fare i conti anche con gli avversari interni al suo partito in crollo verticale di consensi, con tanti delusi di centro sinistra che nel 2014 lo avevano votato e che oggi vedono un città ben diversa da quella promessa e immaginata nel programma elettorale e nel mandato di governo del 2014 dove tante opere e tante promesse nel campo della riqualificazione urbana, della sicurezza, delle infrastrutture, della riorganizzazione della macchina comunale e della trasparenza, sono rimaste sulla carta insieme ad una visione di città che ancora non c’è.