Il numero dei migranti richiedenti asilo accolti nelle strutture della coop caleidos è in calo. Non calano invece le problematiche anche di carattere psicologico che queste persone presentano. E che costituiscono una sfida, anche in termini di costi, per tutto il sistema dell’accoglienza

E’ una gestione sempre più complessa quella di cui i soggetti che si occupano di accoglienza dei migranti richiedenti asilo devono affrontare. Disturbi dell’umore, da stress post traumatico, ma anche psicosomatici, sono frequenti nei migranti che approdano in Italia nei flussi migratori dall’Africa. La coop Caleidos oggi gestisce nei Centri di accoglienza straordinari distribuiti in provincia di Modena, 980 migranti, in calo rispetto al picco dei 1400 dello scorso anno. Per approfondire lo studio delle problematiche sociali sanitarie e psicologiche di questi soggetti che nel 10% dei casi ha manifestato ansia, stress, a volte compensati dal ricorso alla droga, la cooperativa Caleidos ha organizzato una giornata di studi, sottolineando come l’aspetto psicologico che si cela dietro ai flussi migratori non debba essere ignorato, ma affrontato e seguito. Al tema migratorio è comunque legato anche quello della sicurezza, i fenomeni di criminalità secondo Caleidos potrebbero essere risolti intensificando i programmi di integrazione e accoglienza. Immancabili per gli operatori del settore le preoccupazioni delle nuove politiche messe in campo dal governo giallo verde che si sta orientando verso la demolizione del modello Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Nel video le interviste a:
– Benedetta Bottura, Psicoterapeuta e coordinatrice equipe psicologi Caleidos
– Giorgio Dell’Amico, Cordinatore Caleidos