Si è conclusa ieri sera a Lama Mocogno la due giorni del campo della Protezione Civile dedicato agli studenti delle scuole superiori. Cinquanta ragazzi degli istituti montani hanno vissuto insieme ai volontari di 15 associazioni della provincia, vari scenari di emergenza anche notturna

Stanchi ma soddisfatti di avere vissuto un’esperienza straordinaria perché reale. Quella data dai diversi scenari in cui un volontario di protezione civile può trovarsi impegnato. Dal soccorso di persone cadute in un dirupo, all’emergenza sanitaria, dall’emergenza idraulica da arginare attraverso la creazione di muri con sacchi si sabbia, al supporto ai gigili del fuoco nell’emergenza incendi. Scenari riprodotti nella due giorni di campo ‘Tutti insieme per la protezione’ civile nell’ambito del progetto progetto cantiere giovani, coordinato da CSV e che ha coinvolto 15 associazioni della provincia, dalle avap alla croce rosse, dal gruppo comunale di protezione civile alla misericordia, che svolgono funzioni di Protezione Civile. Dedicato ai ragazzi delle scuole superiori di quarta e di quinta. Sabato e domenica a Lama Mocogno 50 quelli degli istituti della montagna modenese. Che hanno fatto gruppo in due giornate scandite dopo la notte sulle brande da loro stessi preparate nella palestra della scuola, dall’alzabandiera e dalle attivò distribuite per tutta la giornata. Tra le preferite, quelle del soccorso in emergenza. Molti giovani anche tra  i volontari che hanno seguito i ragazzi. E non è mai finita, al termine delle esercitazioni c’è da smontare il campo, brandine comprese. Poi consegna degli attestati alla presenza delle autorità in palestra, con la soddisfazione di tutti, su tutti quella del capo campo.

Nel video l’intervista a Pierluigi Nizzi, Capocampo