Cinque società modenesi del distretto carni sono finite nei guai per sfruttamento di lavoratori. La Guardia di Finanza di Modena ha dato esecuzione al provvedimento di controllo giudiziario. Quattro le persone indagate per l’ipotesi di caporalato

Decine di lavoratori sfruttati, sottopagati e costretti a lavorare in condizioni degradanti. Questo l’esito di una accurata indagine investigativa condotta dalla Guardia di Finanza di Modena, che ha portato all’individuazione di una vera e propria “filiera di somministrazione ed utilizzo di manodopera”. 5 società modenesi operanti nel settore della lavorazione della carne sono finite nei guai e sottoposte a un controllo giudiziario e 4 persone sono indagate per l’ipotesi di reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il cosiddetto caporalato, e per i reati di evasione fiscale per oltre 3 milioni di euro complessivi. I 4 soggetti coinvolti, tra il 2012 e il 2017 nelle rispettive attività produttive, hanno impiegato e sfruttato numerosi lavoratori, approfittando del loro stato di necessità e di bisogno, sottoponendoli a condizioni di lavoro degradanti. L’esecuzione del provvedimento di Controllo giudiziario consiste in una sorta di misura di vigilanza che consente Tribunale di nominare un commissario che ha il compito di monitorare gli imprenditori nella gestione delle aziende coinvolte nello sfruttamento del lavoro, al fine di impedire la reiterazione del reato ed estirpare l’attività illecita. Al momento i nomi delle società coinvolte non sono stati diffusi.