Nuove agitazioni e scioperi sono in vista negli ospedali modenesi. Motivo della protesta il braccio di ferro tra i sindacati e il direttore dell’Ausl sul tema dei premi di produttività

Il direttore dell’Ausl Massimo Annicchiarico è di nuovo al centro delle polemiche. Questa volta non c’entra né la West Nile né l’ironia sui social, ma i premi di produttività di oltre 4000 infermieri e dipendenti dell’azienda Usl. Sul piede di guerra di sono i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Nursind, che si dichiarano pronti all’agitazione. Le sigle attaccano il direttore ricordando che il 19 di luglio era stato firmato un accordo che definiva le modalità di erogazione dei premi di produttività per i dipendenti sulla base dei risultati dell’intero comparto, a differenza dei dirigenti, il cui premio è individuale e dipende dagli obiettivi che riescono a raggiungere in prima persona. Su questa modalità il direttore avrebbe invece fatto un passo indietro, sostenendo che il premio anche per i dipendenti debba essere individuale. Un dietro-front che ha indignato i sindacati, che sostengono come la decisione sia deleteria, dato che la valutazione personale di un infermiere e un dipendente sia più difficile da misurare rispetto a quella di un dirigente. Negli anni scorsi, il premio, dal valore tra i 100 e i 150 euro mensili, è sempre stato erogato con il metodo stipulato a luglio. Pochi giorni fa la notizia del cambiamento del contratto e dell’entrata in vigore della modalità di premio di produzione su valutazione individuale anche per i dipendenti.