Sono sempre più numerose le aziende al femminile, in crescita di oltre un punto percentuale rispetto all’anno scorso, ma sono tante anche le difficoltà che le imprenditrici si trovano ad affrontare, specialmente per quanto riguarda l’accesso al credito

L’artigianato è sempre più in rosa, ma non sono altrettanto rosee le condizioni in cui le imprenditrici si trovano ad operare, qualunque sia la tipologia d’impresa artigiana.  Se da una parte un’indagine di Lapam Confartigianato ha rivelato che in Emilia Romagna le aziende al femminile sono aumentate di oltre un punto percentuale rispetto all’anno scorso – raggiungendo le 16.866 unità – dall’altra sono tante le difficoltà che le donne imprenditrici si trovano ad affrontare, non solo nel processo di avviamento di una nuova attività, ma anche quando l’attività è già avviata da tempo, prima fra tutte l’accesso al credito. E i dati lo confermano. I finanziamenti alle imprenditrici rimangono in territorio negativo: tra il 2012 e il 2018 i prestiti lordi alle aziende gestite da donne sono calati del 2,2%, a dimostrazione di come il mondo imprenditoriale resti dunque prevalentemente maschile in tema di diritti e garanzie.  C’è comunque da dire come in generale tutte le imprese italiane faticano ad ottenere liquidità dalle banche, e le prospettive per il futuro non sembrano particolarmente positive. Le misure incluse nella manovra finanziaria del governo imporranno una stretta fiscale su banche e assicurazioni, che in risposta potrebbero adottare strategie di difesa che andranno a complicare ulteriormente la già difficile situazione in materia di accesso al credito.

Nel video l’intervista a Cinzia Ligabue, Presidente Donne Impresa Lapam