Dall’inquinamento dell’acqua dei pozzi privati fino alla questione della sicurezza. I residenti in Stradello Barca di San Donnino si sentono isolati dal resto della città, per questo motivo hanno raccolto in petizione tutti i problemi presenti nel quartiere

Non ha pace la località di San Donnino, recentemente finita sulle cronache cittadine per la vicenda della giovane prostituta rumena uccisa e poi bruciata nei pressi del percorso Vivinatura. I residenti in via Stradello Barca si sentono isolati dal resto della città e lamentano problemi di vario tipo dai temi ambientali alla sicurezza. Per questo motivo hanno deciso di consegnare all’amministrazione comunale una petizione all’interno della quale hanno raccolto tutte le situazioni difficili presenti nel quartiere. A partire dai disagi quotidiani come la mancanza di una illuminazione pubblica, di gas e di un acquedotto, ma soprattutto la presenza all’interno dei pozzi privati di una elevata concentrazione di ferro. A preoccupare inoltre è anche la questione legata alla sicurezza. I residenti si lamentano del parcheggio nei pressi del percorso vivinatura, quello dove un mesetto fa è stato ritrovato il cadavere carbonizzato di una prostituta rumena, l’area secondo le loro dichiarazioni, soprattutto di notte si trasforma in un ritrovo di marginalità sociale con casi di prostituzione anche maschile.

Nel video l’intervista ad Alessandro Mattioli, Residente di Stradello Barca