Nuove disposizioni del Miur sull’esame di Stato 2018/2019. Cambia il numero delle Prove e la tipologia, dicendo addio al tema storico

Cambia l’esame di Maturità. Con la Circolare del 4 ottobre sono state stilate le nuove indicazioni sulla preparazione dell’esame di Stato 2018/2019. Una riforma che prevede cambiamenti su tutta la struttura dell’esame e che ha ripensato completamente la prima prova 2019, che cambia radicalmente introducendo nuove tipologie di tracce. Il via è previsto per il 19 giugno  con la Prima prova scritta che servirà ad accertare la padronanza della lingua e le capacità espressive dei maturandi proponendo agli studenti 3 tipologie di elaborato,  l’analisi del testo, produzione di un testo argomentativo e una traccia vicina alle esperienze degli studenti, invece che le 4 degli anni precedenti. La seconda prova scritta, fissata per il 20 giugno riguarderà una o più discipline caratterizzanti i diversi percorsi di studio per concludersi poi col consueto colloquio orale. Non più tre prove e un orale quindi ma due sole prove scritte. La notizia che fa più discutere però è un’altra, l’eliminazione del tema storico tra le tracce della prima prova scritta. Una decisione forse scaturita anche dallo scarso seguito che il tema storico ha avuto nel corso degli anni; solo il 3,8% degli studenti lo ha scelto nel 2014. La materia in questione però non scomparirà del tutto e potrebbe essere recuperata tra le possibili opzioni della Tipologia B della prima prova d’esame, ossia il saggio argomentativo.