E’ stata fissata al 31 ottobre la data delle elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio della Provincia. Ma il sistema restringe a pochissimi nomi i papabili per il posto alla presidenza

Il 31 ottobre si voterà per il rinnovo del Presidente e del consiglio provinciale. Dopo la riforma Delrio del 2014 non sono più i cittadini a votare. ma a scegliere, per la seconda volta dall’entrata in vigore della riforma, saranno solo i sindaci ed i consiglieri comunali dei comuni della provincia. Un sistema elettorale che ha tolto la scelta ai cittadini distribuendola è il caso di dirlo a pochi eletti. Un sistema complicato che vede il consiglio in carica per due anni ed il Presidente 4. Un rebus elettorale ed istituzionale che porta a quest’anno la data del rinnovo sia della presidenza sia del consiglio. Ufficializzata ieri dalla provincia stessa con il voto del 31 ottobre prossimo. Con una particolarità legata al fatto che il sistema elettorale che  però impedisce a tutti i sindaci il cui mandato scada non prima dei 12 mesi dallo svolgimento delle elezioni di candidarsi alla presidenza. Considerato che le prossime elezioni amministrative, che riguarderanno la maggior parte della provincia, modena, cadranno la prossima primavera ciò significa che la maggior parte dei sindaci non potranno ricandidarsi alla presidenza, compreso Muzzarelli che oggi è contestualmente sindaco di Modena e presidente della provincia. L’attenzione va quindi ai sindaci per così dire liberi da questo vincolo. Ovvero quelli il cui mandato scade tra più di un anno ed eletti più di recente: i principali sono Guiglia, Camposanto, Finale Emilia, Pavullo, Novi di Modena, Polinago e Palagano. In un rapporto di forze tra centro sinistra e centro destra che dopo le vittorie di Finale, Novi e Pavullo sarebbe quasi alla pari ma che vadrebbe, sul piano delle liste e degli elettori (consiglieri comunali eletti), ancora in forza una maggioranza di centro sinistra, che rispecchia ancora quella dei consigli comunali  provincia. E che per questo vedrebbe non più scontata ma probabile una riaffermazione di un presidente del centro sinistra, che riporta l’attenzione su tre nomi. Quello di grande esperienza amministrativa e militanza di Giandomenico Tomei, sindaco di Polinago, di Gianni Braglia, sindaco di Palagano e del neo sindaco PD Iacopo Lagazzi.