Dopo gli sforamenti invernali di pm10 con l’estate si ripresenta il problema dell’inquinamento da ozono troposferico. A Modena la stazione di monitoraggio di Parco Ferrari ha già raggiunto i 29 giorni di sforamento, ma rispetto allo scorso anno la situazione appare meno critica

Siamo nel vivo dell’estate e con la bella stagione si ripresenta anche il problema dell’inquinamento da ozono troposferico, meno noto di quello da polveri sottili, ma altrettanto dannoso per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Nonostante Legambiente regionale in una nota definisce critica la situazione di Modena, dove dall’inizio dell’anno ad oggi nella stazione di monitoraggio di Parco Ferrar si sono registrati 29 nuovi superamenti dei limiti normativi annuali fissati per legge, la situazione appare meno critica rispetto a quella dello scorso anno soprattutto per via dell’estate atipica che stiamo vivendo, caratterizzata da frequenti piogge e da temperature in linea con la media stagionale.

 

Nel video intervista a Carla Barbieri, Responsabile Monitoraggio Qualità dell’aria