Con aumento costante di 700 studenti superiori all’anno, il sistema scolastico provinciale fa i conti con risorse ed investimenti. Il punto sui progetti prioritari nella seduta del consiglio provinciale

Sono 34.000 gli studenti che frequentano gli istituti superiori della provincia di Modena, di cui 4000 provenienti da fuori provincia. In costante crescita al ritmo di 700 in più ogni anno. Segno dell’attrattività del sistema scolastico superiore che pone nuove sfide non soltanto di indirizzo e di didattico, ma soprattutto a livello strutturale di edilizia scolastica. Settore di cui si occupa la provincia che visti i billanci in rosso di un ente che doveva essere cancellato, deve affidarsi soprattutto a risorse statali ed europee. Ma quando i soldi arrivano bisogna farsi trovare pronti con i progetti. Quelli che la provincia ha messo in fila in un piano di edilizia scolastica approvato questa mattina dal consiglio provinciale. Un piano da dieci milioni di euro che prevede entro il 2018 gli appalti per l’ampliamento del polo Selmi-Corni in via Leonardo da Vinci a Modena e del polo Levi Paradisi di Vignola; i primi interventi partiranno già a giugno al Tassoni e al Guarini-Wiligelmo di Modena e al Morante di Sassuolo. Nell’elenco dei cantieri che saranno aggiudicati entro l’anno, con i lavori che termineranno in gran parte entro il 2019, figurano il primo lotto della ristrutturazione e miglioramento sismico del Barozzi di Modena con un investimento di due milioni e mezzo di euro, la ristrutturazione delle ex scuole medie Messieri di Castelfranco Emilia, a disposizione dell’istituto Spallanzani; la ristrutturazione della sede di via Belle Arti del Venturi di Modena, dell’edificio temporaneo a Mirandola, attualmente utilizzato dal Galilei a Mirandola, per metterlo a disposizione del liceo Pico, dopo l’inaugurazione del nuovo Galilei in settembre.