La stazione Spaziale cinese lanciata nel 2011, e fuori controllo dal 2016, nei giorni di Pasqua potrebbe precipitare sulla terra, e tra le zone d’impatto anche le regioni a Sud dell’Emilia Romagna

Il rientro incontrollato della stazione spaziale cinese Tiangong-1 nell’atmosfera, potrebbe interessare il territorio nazionale e precipitare nei giorni di Pasqua nelle Regioni a sud dell’Emilia-Romagna. Questo è quanto si legge in una circolare diffusa oggi dalla Protezione civile a tutti i ministeri e alle Regioni, in cui si precisa anche che al momento la finestra temporale e le traiettorie di impatto al suolo, non possono essere definite con precisone. Si stima però che gli eventuali frammenti della Tiangong 1, cadranno in un’area vastissima, costituita in gran parte da oceani e deserti, ma il raggio di impatto include anche zone di Stati Uniti, Brasile, India, Cina e Italia. Per il nostro Paese la parte interessata è quella centro-meridionale, che parte più o meno dall’Emilia Romagna e va verso il sud. L’Italia è coinvolta nel monitoraggio attraverso l’Asi, l’Agenzia spaziale italiana , il cui compito è quello di tenere sotto controllo tramite  radar e telescopi il decadimento della stazione. Secondo gli esperti i frammenti non saranno in grado di provocare danni devastanti, ma costituiscono comunque un pericolo molto serio per le zone che dovessero trovarsi sotto la pioggia di rottami

La Protezione civile consiglia vista la rarità dell’evento, di adottare alcune precauzioni: restare in casa nelle zone più a rischio, tenersi lontani dalle finestre e preferire i piani bassi delle abitazioni. In generale si suggerisci a chiunque avvistasse un frammento di non toccarlo e di mantenersi ad una distanza di almeno 20 metri e segnalarlo alle autorità competenti