Un racconto dell’orrore è quello emerso dopo l’arresto di un 36enne di San Felice con l’accusa di violenza sessuale sulla figliastra. L’uomo attendeva che la compagna uscisse di casa per infilarsi nel letto della figliastra e abusare di lei. Secondo i giudici potrebbe commettere lo stesso reato anche su altre minorenni

È stato tradotto in carcere e definito ‘Spregiudicato’ perché potrebbe commettere lo stesso reato anche su altre minorenni, il 36 enne di San Felice arrestato dai carabinieri della compagnia di Carpi con l’accusa violenza sessuale nei confronti della figliastra minorenne. Dalle prove raccolte emerge un racconto dell’orrore lungo tre anni, fatto di abusi, maltrattamenti e paura: secondo il giudice non ci sono dubbi il racconto della minorenne corrisponde al vero ed è da escludere che la vittima sia stata suggestionata. La vicenda ha avuto inizio nel 2015 quando la ragazzina aveva solo 12 anni. In un primo momento l’uomo rivolgeva alla figliastra attenzioni particolari come carezze e abbracci, gesti che poi con il tempo si sono trasformati in veri e propri abusi. La minorenne esasperata ha chiesto l’aiuto della mamma che però in un primo momento non le ha creduto, ma anzi ha accompagnato la figlia al centro adolescenza di Mirandola per un colloquio con una psicologa dichiarando che quelle della figlia erano tutte bugie. Sono stati gli assistenti sociali a raccogliere la richiesta d’aiuto della minorenne allertando le forze dell’ordine. L’uomo al momento resta in carcere perché per il giudice potrebbe commettere altri reati simili, secondo quanto dichiarato dall’avvocato del 36enne sembra che neghi le accuse a lui rivolte.