La Procura di Bologna ha chiesto l’archiviazione nei confronti dei 27 dipendenti dell’Istituto dei Beni culturali dell’Emilia Romagna indagati per truffa per presunti casi di assenteismo

Potrebbe chiudersi con l’archiviazione di tutti gli indagati l’inchiesta della Procura di Bologna sui presunti furbetti del cartellino all’Istituto dei beni culturali della Regione Emilia-Romagna. La vicenda risale all’aprile del 2017 e riguarda lo scandalo del presunto assenteismo documentato dalle telecamere del programma di Canale 5 Striscia La Notizia. Dalle immagini riprese dal telegiornale satirico si vedono i dipendenti della Regione che dopo aver timbrato il cartellino se ne vanno via per svolgere commissioni personali. Sul caso la Pm Michela Guidi, ha chiesto al gip di archiviare per infondatezza della notizia di reato i 27 dipendenti dell’Istituto finiti sotto indagine per truffa ai danni dello Stato. Sembra infatti che i dipendenti sono sottoposti contrattualmente a orari flessibili, e quindi non vincolanti, e che le ore in eccesso o in difetto possono essere recuperate nei mesi successivi. Inoltre in base alle indagini avviate sembra che le riprese documentate da Striscia siano risultate frammentarie e prive di orario. Inoltre secondo i conti della Procura il danno alle casse erariali e quindi l’ipotesi di truffa è quasi irrilevante, motivo per il quale è stata chiesta l’archiviazione nei confronti di tutti i dipendenti coinvolti.