I neoparlamentari Aimi, Bignami, Foti e Rossi dovranno, sulla base della carta costituzionale e del regolamento regionale attualmente in vigore, rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di consiglieri regionali entro il prossimo 2 aprile. Diversamente nei trenta giorni successivi l’assemblea regionale potrà pronunciare la loro decadenza dalla carica

L’articolo 122 della Carta costituzionale sancisce l’incompatibilità tra la carica di consigliere regionale e quella di parlamentare. In Emilia Romagna in particolare, i consiglieri eletti in parlamento hanno per legge 10 giorni di tempo per cessare una funzione e passare all’altra. Ma è sulla data d’inizio di questo count down che in questi giorni si sta giocando un braccio di ferro tra la presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, Simonetta Saliera, e alcuni consiglieri eletti il 4 marzo che ancora non hanno abbandonato la poltrona in Regione. Si tratta in particolare del modenese Enrico Aimi e Galeazzo Bignami per  Forza Italia, di Tommaso Foti di Fratelli d’Italia e di Andrea Rossi del PD. Secondo l’assemblea, il conteggio dei 10 giorni dovrebbe iniziare a partire dalla data del primo insediamento alle Camere, quindi da venerdì 23 marzo, mentre i neoparlamentari hanno chiesto all’ufficio di presidenza di fissare l’inizio del conto alla rovescia al momento della convalida dell’elezione. Convalida che ancora non è avvenuta e che potrebbe arrivare tra diversi mesi. La “questione data” ha spinto Saliera a scrivere una lettera al segretario generale della Camera in cui chiede conferma delle modalità stabilite dall’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, che verranno comunque applicate in caso di mancata risposta in tempi utili. In questo caso, i quattro neoparlamentari avranno 10 giorni di tempo per dimettersi da consiglieri regionali a partire da questo venerdì. Se non lo faranno, nell’arco di 30 giorni verrà pronunciata la loro decadenza dalla carica.