Quattro spacciatore nigeriani sono stati arrestati dalla Polizia. Avevano trasformato un appartamento di via Riccoboni in una centrale per lo spaccio. Ingente il quantitativo di droga sequestrato, per un valore di più di 65 mila euro. Si tratta del potente Shaboo, una metanfetamina che sta conquistando il mercato

Confezionati sembrano piccoli cristalli di sale, ma questi sacchetti sequestrati dalla squadra mobile della Polizia contengono una delle più potenti ed ora anche più costose droghe sul mercato, il shaboo una potente metanfetamina. Droga sintetica, da 100 euro al grammo sul mercato, proveniente dall’Asia importata in Italia da organizzazioni filippine che hanno una delle più grandi centrali di stoccaggio a Roma e che viene distribuita sul mercato nazionale attraverso organizzazioni gestite ormai quasi esclusivamente da nigeriane che hanno soppiantato quelle dei nord-africani. Quello di Modena è uno dei mercati in rapido sviluppo. Ed è proprio nei confronti di questo mercato che si sono concentrate indagini della Polizia a Livello nazionale e le specifiche attività della squadra Mobile di Modena, guidata dal dirigente capo Castello. In tre giorni di attività gli agenti hanno bloccato e denunciato 4 nigeriani dediti allo spaccio in quelle che rimangono le zone più calde della città. Parco Novi sad, Parco XXII aprile, Erre-nord, e viale Crispi in zona Tempio stazione. Per poi arrivare ad un appartamento in via Riccoboni al quale si riferiscono le immagini. Qui è stato trovato il grosso quantitativo di droga ed arrestato uno dei pezzi più importanti del giro. Un nigeriano di 36 anni, in regola con il permesso di soggiorno rilasciato a Treviso. Insieme a lui altri 3 connazionali di di età compresa tre i 25 e i 30 anni. All’interno dell’appartamento, oltre ai materiali  per il confezionamento e lo spaccio, sono stati rinvenuti 5 grammi di eroina e 4 di cocaina. Ma il quantitativo più ingente sequestrato nel corso dell’intera operazione ammonta a 650 grammi di shaboo. Sul mercato avrebbe fruttato 65 mila euro. Pronta ad arrivare sulle piazze della città e ad alimentare un mercato fatto per più di acquirenti italiani. Gestito al dettaglio da una rete di spacciatori nigeriani, spesso sfruttati a loro volta dalle organizzazioni che li fanno arrivare clandestinamente in Italia, riscattandole con il lavoro di spaccio al dettaglio. Con la stessa logica con cui le organizzazioni nigeriane sottomettono e sfruttano le donne avviate alla prostituzione