La Guardia Di Finanza di Modena ha scoperto nei giorni scorsi un docente che usufruendo di permessi per assistere un familiare disabile, svolgeva una seconda attività, incompatibile con lo status di dipendente pubblico. L’insegnate dovrà ora risarcire al Ministero dell’Istruzione 1,2 milioni di euro

Era insegnate di ruolo al liceo “Tassoni” di Modena, ma usufruendo di permessi per assistere un familiare disabile, esercitava contemporaneamente l’attività di promotore finanziario. Un’attività incompatibile con lo status di dipendente pubblico e per questo dovrà risarcire il Ministero dell’Istruzione 1,2 milioni di euro.  Una vicenda questa emersa in seguito all’attività delle Fiamme Gialle di Modena impegnate a verificare il legittimo ricorso da parte di pubblici dipendenti, alle forme di assenza che la normativa vigente riconosce in favore di coloro che devono assistere persone affette da disabilità, con l’obiettivo di contrastare eventuali situazioni di abuso. Ed era proprio questa la posizione in cui si trovava l’insegnate modenese. Nel periodo osservato, aveva maturato oltre due anni di assenza dalla scuola, giustificata dalla  necessità di assistere la madre, ma ciò, non gli aveva impedito di esercitare un vero e proprio lavoro organizzato in forma d’impresa. Un’attività tassativamente vietata e giudicata incompatibile con la funzione di insegnate svolta. Per questo motivo il docente dovrà restituire all’erario parte delle somme percepite in modo indebito nel periodo tra il 2012 e il 2015, per un valore superiore a 1,2 milioni di euro, a cui va aggiunto una piccola cifra relativa allo stipendio da professore ottenuto durante il permesso retribuito.