La sconfitta di Foggia ha azzerato il credito maturato nelle ultime 3 gare. Di nuovo sotto osservazione mister Calabro, sabato con l’Entella un’altra gara chiave

Il Carpi in 90’ ha buttato via tutto quello che di buono aveva costruito nelle ultime 3 giornate. Il crollo inatteso di Foggia è un campanello d’allarme che in casa biancorossa verrà analizzato nelle prossime ore con attenzione. A Foggia non c’era il patron Stefano Bonacini, a casa in convalescenza per un intervento chirurgico già programmato, ma la prova del Carpi ha comunque fatto accendere di nuovo i riflettori sulla panchina di Antonio Calabro. Da quanto trapela non ci dovrebbero essere decisioni drastiche nelle prossime ore, ma già oggi Bonacini e il presidente Claudio Caliumi, uscito al fischio finale visibilmente contrariato allo “Zaccheria”, monitoreranno la situazione. La gara di sabato con l’Entella sarà un nuovo importante banco di prova anche per il tecnico. Non un’ultima spiaggia, ma l’ennesimo snodo come già lo erano state le gare al “Cabassi” con il Parma dopo il tracollo di Perugia e quello con lo Spezia dopo la sconfitta di Novara. L’assenza di Mbakogu è un alibi da non sottovalutare, senza di lui il Carpi ha vinto solo una volta nelle 7 gare giocate quest’anno. Ma sono tante le cose che non sono piaciute della prova di Foggia, soprattutto l’atteggiamento tenuto dopo i primi 10’ giocati con una discreta intensità. La classifica per ora rimane buona: il Carpi è scivolato dall’ottavo al nono posto, ma la soglia playoff è lì a un solo punto. Sabato con l’Entella si dovrà cercare di mettere un altro mattoncino per la salvezza, visto che i liguri sono quint’ultimi a -8. Per ora questo Carpi altalenante non può aspirare ad altro.