Si è svolta ieri sera al parco XXII aprile, l’assemblea pubblica organizzata dal Comitato di cittadini Gramsci e dintorni per raccogliere le segnalazioni dei residenti rispetto alle criticità del quartiere e le adesioni al progetto di vicinato

La notizia della bocciatura del ricorso al Tar per chiedere la sospensione dei lavori per la realizzazione del nuovo polo logistico GLS in via Massarenti è piombata come un fulmine a ciel sereno sulla partecipata assemblea pubblica organizzata ieri sera al parco XXII aprile, dal comitato dei cittadini Gramsci e dintorni che aveva sostenuto il ricorso, sottoscritto da 35 cittadini. Mugugni e delusione. Ma la legge è legge. Battaglia persa. Bisogna andare avanti. Anche perchè i temi sui quali il comitato è attivo, e sarà attivo, non mancano così come i cittadini pronti a condividere e a contrbuire alla vivivibilità del quartiere. Con alle passeggiate antispaccio che continuano, fino controllo di vicinato (per il quale sono state raccolte le adesioni) che prevede coinvolgimento strutturato e diretto dei cittadini nel contatto con la Polizia Municipale ed il comune per la segnalazione delle situazioni critiche. Tante, un po nuove un po giù conosciute, le criticità segnalate dalla platea di residenti. Dalla presenza di spacciatori organizzati negli spazi dal parco XXII aprile all’R-nord, a quella delle prostitute vittime della tratta nigeriana ancora concentrata lungo via Canaletto via Soratore e via Finzi. Poi i problemi di degrado e pericolo ambientale legati all’area ex Pro Latte, su via Gerosa, segnalati dai residenti. Tra i partecipanti anche titolari di negozi o rappresentanti di realtà associazionistiche e sportive impegnate in iniziative di rivitalizzazione del parco e del quartiere. Tra queste c’è anche Ghirandina box organizzatrice nel novembre scorso, della corsa per la sicurezza e di altre attività analoghe che continuano. Prossimo passo del comitato, quello di trasformarsi in associazione, ma al di la del contenitore deve essere chiaro il messaggio di fondo. La necessità di riappropriarsi del territorio attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di chi, per chi ci vive o per lavoro, ne fa parte.

Nel video l’intervista a Marcello Maiocchi, Presidente Ghirlandina boxe