Sala gremita ieri sera in via Viterbo, dove si è svolta l’assemblea pubblica convocata dal Comune per illustrare il progetto per la realizzazione di 550 alloggi. Acceso botta e risposta tra sindaco e cittadini. Ora la parola definitiva passa al Consiglio Comunale

Non è bastato l’impegno dell’amministrazione comunale a realizzare anche un bosco urbano per mitigare l’impatto ambientale e sociale legato alla realizzazione di 550 nuovi alloggi in zona Vaciglio per soddisfare le centinaia di residenti contrari al progetto. Un piano di cementificazione dell’area già approvato dalla giunta nell’ottobre e che è stato nuovamente illustrato dai tecnici comunali nell’assemblea pubblica organizzata ieri sera presso la sala civica di via Viterbo, gremita da oltre 300 partecipanti. In cui sindaco e tecnici hanno illustrato il progetto di bosco urbano, ultimo tassello del cambiamento che l’amministrazione ha voluto apportare tramite la variante, al progetto originario. Da un lato per garantire il diritto dei costruttori di proseguire e all’altro per rispondere alle osservazioni avanzate ufficialmente da soggetti pubblici e privati. E proprio sui diritti e sui rapporti con i costruttori che dal pubblico arriva la prima stoccata al Sindaco. La nostra onesta è trasparenza non può essere messa in dubbio ha replicato Muzzarelli ribadendo lo sforzo fatto nel migliorare un progetto ereditato e che, a detta sua, non può essere cancellato, se non a seguito di una penale che tutti i cittadini dovrebbero pagare. Ma anche le modifiche apportate al progetto per l’aumento di verde la realizzazione di tre rotatorie di accesso e la promessa di realizzare un parco urbano non convincono i soggetti pubblici e privati che avevano presentato osservazioni.

Nel video l’intervista a:

– Giancarlo Muzzarelli, Sindaco di Modena

– Mauro Solmi, Legambiente

– Pietro Rivasi, Comitato Mo Basta cemento