Il Consiglio provinciale ha approvato ieri la delibera sulla variante comunale del comparto Vaciglio. Ma la realizzazione delle 550 case è ancora vincolata a rigide prescrizioni

Per la realizzazione del nuovo comparto residenziale da 550 nuova case in zona Vaciglio il via libera non è ancora così scontato. La delibera sulla variante al PSC del Comune di Modena, passata e approvata ieri dal Consiglio Provinciale contiene una serie di prescrizioni che rischiano di perlomeno rallentare e rimandare il via ai cantieri. Prima dovranno essere ottemperati interventi sull’impatto ambientale, con particolare  riferimento al traffico indotto, all’inquinamento atmosferico ai carichi idraulici, fognari e al rumore. Ma ciò che potrebbe fare davvero la differenza, mettendo un vincolo importante sono una serie di approfondimenti specifici di natura geotecnica e sismica. Di fatto dovrà essere condotto un nuovo studio geologico di microzonazione sismica. Uno studio necessario e previsto dalle disposizioni introdotte Decreto della Giunta Regione nel 2015 a seguito del sisma del 2012. Decreto che renderebbe le analisi e le considerazioni contenute nella relazione del luglio 2012 del Comune, presentate per il via al progetto non adeguate. per valutare le caratteristiche dell’azione sismica nel sottosuolo del sito di intervento. Tali documenti prescrivono, per l’area in oggetto, l’esecuzione di approfondimenti di III° livello. Pertanto la documentazione geologica, geotecnica e sismica della proposta di trasformazione urbanistica del terreno identificato “Area Nuova Estense-Vaciglio”, non è assentibile.” Un vincolo, quello legato ad approfondite analisi geologiche sul terreno, dettato sia dalle nuove norme antisismiche dettate dalla regione ma anche dal fatto che in quella zona l’autorizzazione sarebbe per costruire palazzine fino a 7 piani, al netto dell’interrato. Vincolo che non dovrebbe compromettere la realizzazione, ma certamente rallentarne le procedure. Aspetto che probabilmente farà parte della discussione nell’assemblea pubblica che il comitato Mo Basta cemento ha organizzato domenica mattina alla Polisportiva Gino Nasi