Nella lotta contro la dipendenza del gioco d’azzardo il comune di Modena ha approvato una delibera che vieta di aprire sale da gioco nei pressi di scuole, parrocchie o centri aggregativi per i giovani. I nuovi divieti valgono anche per le sale già presenti sul territorio

Il gioco d’azzardo ha le ore contate. Ieri è stata approvata dalla giunta regionale una delibera che impone il divieto di aprire sale da gioco, sale scommesse e di installare macchinette nel raggio di 500 metri di distanza dei cosiddetti “luoghi sensibili”. Luoghi che, come previsto dalla mappatura approvata insieme alla delibera, coincidono con le scuole di ogni ordine e grado, ma anche con le parrocchie, le sedi universitarie, i centri aggregativi giovanili e le residenze per anziani. A Modena si tratta complessivamente di ben 416 luoghi sensibili. Di fatto dunque data l’ampiezza del raggio in cui l’azzardo è off limits, sarà quasi impossibile giocare all’interno dell’anello delle tangenziali. I nuovi divieti però riguardano non solo le attività che apriranno in futuro sul nostro territorio, ma anche quelle che sono oggi già in funzione: il Comune dovrà infatti comunicare alle sale gioco e alle sale scommesse un provvedimento di chiusura entro il termine dei sei mesi. Termine che sarà prorogato di altri sei mesi se i titolari dimostreranno la volontà di delocalizzare l’attività. Secondo i dati della Questura le sale gioco modenesi sono più di trenta, mentre gli esercizi pubblici che hanno installato apparecchi con vincite in denaro sono circa 250.