I licenziamenti dei 127 soci-lavoratori delle cooperative appaltatrici della Castelfrigo sono ormai ufficiali. Durante il tavolo di discussione di ieri non si è raggiunto un accordo. Per questo motivo i soci lavoratori avvieranno lo sciopero della fame annunciato nei giorni scorsi
Sono ormai ufficiali i licenziamenti dei 127 soci lavoratori delle cooperative appaltatrici della Castelfrigo. La decisione è arrivata ieri sera dopo il tavolo di trattativa che ha visto la partecipazione di una delegazione dei lavoratori, assistiti dalle sigle sindacali, e dei due presidenti delle cooperative appaltatrici alla Castelfrigo, la Work Service e la Ilia D.A. Durante il tavolo sono state respinte quasi tutte le richieste avanzate dai lavoratori, a partire dal reintegro a lavoro con una contrazione degli orari e con maggiori garanzie e tutele contrattuali. Naufragata anche la richiesta delle organizzazioni sindacali inerente ad una redistribuzione dei lavoratori all’interno delle altre tre coop consorziate. Le motivazioni date sono che ad oggi non sussistono più i requisiti economici per proseguire il contratto di appalto con la Castelfrigo, e che la situazione economica al collasso riguarda anche le altre cooperative appartenenti al Consorzio Job Service. Rimane ancora aperta però la questione dei pagamenti che spettano ai lavoratori, soldi che le cooperative in questione si sono impegnate a corrispondere. Ai soci-lavoratori non resta dunque che iniziare lo sciopero della fame annunciato nei giorni scorsi, sciopero che non avrebbero intrapreso se, come da loro comunicato, durante il tavolo di discussione si fosse trovato un accordo che rispettasse tutte le tutele contrattuali e retributive da loro richieste.