Lo sciopero dei medici di ieri contro i tagli alla sanità e contro la carenza d’organico ha visto una grande partecipazione tra i professionisti. In regione l’adesione è stata dell’80%. Centinaia le operazioni e le visite saltate

Grande adesione ieri allo sciopero di 24 ore dei medici, che in Emilia Romagna ha visto incrociare le braccia l’80% dei professionisti, con punte del 95% tra gli anestetisti. Complessivamente in regione sono rimaste chiuse circa 150 tra sale operatorie e ambulatori e non sono state erogate quasi un migliaio di prestazioni, tra interventi programmati e visite. Anche a Modena l’adesione è stata alta con la conseguente riduzione di diverse attività, sono stati però garantiti i servizi essenziali e le urgenze. Grande soddisfazione dunque tra i rappresentati delle sigle sindacali dei camici bianchi che hanno deciso di portare avanti la protesta contro i tagli del Governo e la carenza di organico. Le criticità per le quali hanno scioperato riguardano principalmente i tagli alla sanità, che per i sindacati si ripercuotono direttamente su una assistenza meno qualitativa ai malati, ma anche lo sbocco del turnover, le mancate assunzioni e maggiori risorse per gli specializzandi. Le sigle sindacali hanno ribadito che servono investimenti urgenti su personale e specializzandi, per fermare il progressivo impoverimento della sanita’ pubblica. Nella nostra regione per gennaio sarà stata convocata una nuova assemblea e un tavolo al quale è invitato a partecipare anche il presidente Stefano Bonaccini. L’obiettivo è sempre lo stesso e cioè quello di focalizzarsi sulle criticità e migliorarle, in difesa dei professionisti ma soprattutto della salute dei cittadini e della sicurezza delle cure