Una 29enne nigeriana ed un 63enne modenese sono stati arrestati dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini hanno preso il via dopo la denuncia della ragazza sfruttata

Era venuta in Italia dalla Nigeria con la promessa di un posto di lavoro come parrucchiera, ma in realtà si è ritrovata sulla strada costretta a prostituirsi a suon di minacce e intimidazioni. Si è conclusa con un sospiro di sollievo e con l’arresto di due persone la drammatica vicenda di una 21enne nigeriana che dopo l’ennesimo litigio con la sua aguzzina, una connazionale regolare in Italia di 29 anni, ha deciso di denunciare alla Polizia la situazione, raccontando una storia che inizia nello scorso luglio con la promessa di una nuova vita in Italia in cambio di una somma di 30mila euro. La giovane accetta, riceve documenti falsi nei quali risulterebbe minorenne e approda non senza difficoltà in Italia, in un centro per minori da cui tenta di fuggire finendo in ospedale e da qui viene aiutata per raggiungere prima Napoli e poi Bologna. Inizia qui il calvario fatto anche di percosse e minacce, in particolare ricordando quelle che sarebbero potute essere le conseguenze dopo il rito voodoo a cui al 21enne era stata sottoposta prima di partire per l’Italia. La sfruttatrice 29enne si trova ora in carcere, mentre il 63enne che accompagnava ogni sera la ragazza sulla strada è attualmente ai domiciliari.

Nel video l’intervista a Marcello Castello, Capo Squadra Mobile