Dopo una lunga serie di proteste itineranti, i lavoratori della Castelfrigo e i rappresentanti sindacali quest’oggi si sono riuniti per fare il punto sulla situazione e valutare le prossime mosse di una vertenza ormai infinita

Dalla Prefettura alla Regione, dal presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda fino a Fico, passando per Confindustria. Sono state tante le tappe della protesta itinerante che ormai da diversi giorni vede protagonisti i lavoratori dell’azienda Castelfrigo. La vertenza è ormai nota: tutto nasce dalle procedure di licenziamento dei 127 soci-lavoratori che fanno capo alle cooperative Work Service e Ilia d.a. a cui è appaltata la manodopera. Cooperative false secondo le organizzazioni sindacali, ma che comunque nel periodo dal gennaio 2016 al maggio 2017 sono state sanzionate per comportamenti non regolari. In particolare, secondo i dati resi pubblici ieri dal ministro Poletti, proprio la Work Service e la Ilia d.a. hanno accumulato evasioni fiscali per 287 e 344 mila secondo i controlli effettuati dall’Ispettorato del Lavoro. Cifre leggermente inferiori, ma comunque importanti quelle maturate dalle altre coop titolari degli appalti prima delle attuali, mentre l’evasione accertata da parte della Castelfrigo è di 28mila euro. In totale si tratta di poco più di un milione di euro per quanto riguarda mancati versamenti fiscali e cinquecentomila euro di conseguenti sanzioni. Intanto lavoratori e sindacati si sono riuniti oggi per valutare le prossime mosse.

Nel video l’intervista a Marco Bottura, Segretario Generale Flai Cgil Modena