Con l’approvazione in Parlamento del decreto fiscale collegato alla legge di bilancio è stato prorogato lo stato d’emergenza fino al 2020 per i comuni colpiti dal sisma di cinque anni fa. Il cratere, ridisegnato, contiene ancora tanti comuni modenesi

I comuni terremotati dell’Emilia Romagna potranno usufruire dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2020. Lo ha stabilito il Parlamento approvando ieri il decreto legislativo Fisco, che conteneva al suo interno alcuni emendamenti sul tema. Tra i provvedimenti che diventeranno effettivi nel corso dei prossimi anni c’è anche una rivisitazione del cratere, che diventerà effettiva a partire dal 2 gennaio 2019. Il Parlamento ha ratificato quanto già deciso nella conferenza istituzionale della Regione, ovvero una riduzione dei comuni interessati che, tuttavia, non ha coinvolto più di tanto Modena, ma in maggior parte le province limitrofe. I comuni del nostro territorio che potranno ancora usufruire dello stato di emergenza infatti, sono Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi, Ravarino, San Felice, San Possidonio, San Prospero e Soliera. Novità anche per le amministrazioni, che potranno indire concorsi riservati al personale assunto per la ricostruzione anche per il triennio 2018-2020. La possibilità sarà riservata ai lavoratori titolari di contratto flessibile, con almeno tre anni consecutivi di lavoro al dicembre 2017.