E’ iniziato ufficialmente oggi il percorso fra Governo e Regione per una maggiore autonomia dell’Emilia Romagna. A Palazzo Chigi il premier Gentiloni ed il presidente della Regione Stefano Bonaccini hanno siglato la dichiarazione d’intenti

Un’Emilia Romagna più autonoma, per poter gestire risorse e fondi utili alla crescita sociale ed economica. Questo è l’obiettivo che lo scorso 3 ottobre si è prefisso il Consiglio Regionale, dando mandato al presidente Bonaccini di allacciare i contatti con il Governo per dare il via ad un negoziato su questo delicato argomento. Oggi, a due settimane di distanza, il primo atto formale di questo percorso con la firma sulla dichiarazione d’intenti da parte delle parti in causa, con il Governo rappresentato dal premier Gentiloni. L’obiettivo dei vertici di via Aldo Moro è quello di ottenere più autonomia sia a livello legislativo che amministrativo non solo per la gestione diretta delle risorse, ma anche per la semplificazione di procedure amministrative e meccanismi decisionali su quattro temi che vanno dal lavoro alla ricerca passando per sostegno all’innovazione, sanità e territorio. Intanto c’è attesa per l’esito dei referendum consultivi di altre due regioni, la  Lombardia e il Veneto, che domenica 22 saranno chiamate al voto per esprimere la propria preferenza relativamente alla concessione di una maggiore autonomia dallo Stato, guardando al modello delle cinque regioni a statuto speciale. Un’autonomia più completa rispetto a quella della nostra regione che andrebbe a coronare un percorso iniziato dieci anni fa con le prime battaglie politiche per l’indipendenza.

Nel video l’intervista a Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna