La Provincia di Modena è al primo posto in Emilia Romagna per operazioni sospette di riciclaggio di denaro in rapporto a popolazione ed imprese. Lo sancisce il Report dell’Ufficio investigazioni Finanziarie di Banca d’Italia nel primo semestre 2017

Sono 529 nel primo semestre del 2017 i casi sospetti di riciclaggio di denaro o di operazioni legate al finanziamento del terrorismo a Modena e provincia. Un numero che pone il nostro territorio al vertice in Emilia Romagna in rapporto alla popolazione e alle imprese, oltre che al secondo posto assoluto alle spalle di Bologna con 753 segnalazioni. E’ questo il quadro di massima svelato dal consueto report dell’Ufficio Investigazioni Finanziarie di Banca d’Italia, che mette in mostra un semestre ancora una volta difficile da questo punto di vista per la nostra regione, al quinto posto nazionale dopo Lombardia, Campania, Lazio e Veneto. Numeri allarmanti anche perché il 53,7% di queste segnalazioni hanno un grado di rischio medio o elevato. A finire nel mirino del UIF sono principalmente bonifici, vendita o acquisto di titoli, erogazione o rimborso di finanziamenti, assegni, ma non solo. Nel Report si segnala anche un intenso traffico di bonifici da o verso Paesi considerati come Paradisi Fiscali, ed in Emilia Romagna Modena primeggia anche da questo punto di vista, assieme a Ravenna, con il 15% delle operazioni totali davanti a Reggio Emilia e Bologna con il 10%. A livello complessivo, inoltre, da gennaio a giugno si è registrato un incremento del 18,1% dei casi sospetti di riciclaggio ed addirittura del 55,7% dei sospetti finanziamenti del terrorismo.