Un albanese di 22 anni è stato espulso dal territorio nazionale poiché aveva evidenziato durante la sua permanenza dietro le sbarre segni di radicalizzazione islamica

Consultava su internet video o documenti di propaganda ideologica, praticava attività di auto indottrinamento e pubblicava su Facebook immagini relative ad uccisioni di musulmani, mostrando al tempo stesso il proprio risentimento verso l’Occidente e i maltrattamenti riservati al mondo islamico. Per questi motivi B.B., 22enne albanese che sabato ha finito di espiare la sua pena presso il carcere di Sant’Anna, è stato allontanato dal territorio italiano con un provvedimento firmato dal Ministro dell’Interno Marco Minniti. Il giovane, figlio di un cittadino italiano nato in Albania, è stato prelevato dalla Casa Circondariale da tre agenti della Digos, che si sono imbarcati con lui su un volo partito dall’aeroporto di Bologna, scortandolo fino a Tirana dove è stato preso in carico dalle autorità locali. L’albanese, arrivato da Rimini nel carcere modenese a marzo, era titolare di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, viveva in Italia dal 2004, ma aveva ormai collezionato numerosi precedenti penali per rissa, resistenza, lesioni, porto abusivo d’arma ed evasione. Gli agenti lo monitoravano ormai da tempo a causa di questo suo radicalismo religioso che si era manifestato durante la detenzione in vari istituti italiani. Anche durante l’esecuzione del provvedimento di allontanamento il 22enne ha continuato, con estrema tranquillità, ad invocare l’ira di Allah sull’Italia contro gli infedeli.