Ieri è entrato in vigore il Ceta l’accordo economico e commerciale globale tra Unione Europea e Canda. La Coldiretti solleva delle perplessità relative alla tutela del made in Italy: dalla trasparenza alle possibili ricadute sanitarie

Il Ceta, il trattato di libero scambio, entrato in vigore ieri, tra Unione Europea e Canada ha generato delle perplessità nella Coldiretti per quanto concerne  la tutela dei prodotti Made in Italy. Secondo l’associazione il trattato non tutela abbastanza i prodotti italiani e locali, perché li mette sullo stesso piano di quelli canadesi che ne costituiscono l’imitazione: a livello provinciale dei 13 prodotti a denominazione di origine di Modena, solo 6 vengono riconosciuti dal Ceta, mentre gli altri non avranno nessuna tutela. A livello regionale la proporzione aumenta in negativo, con il riconoscimento di soli 12 prodotti di origine dell’Emilia Romagna su 44 totali. Altro punto che preoccupa e quello della trasparenza con le possibili ricadute sanitarie e ambientali.

Nel video l’intervista a Giovanni Duò, Direttore Coldiretti Modena