I genitori hanno depositato una denuncia dai carabinieri. Secondo i familiari per salvare la vita della piccola non sarebbe stato fatto tutto il possibile

È stata aperta un’inchiesta in Procura e depositata una denuncia dai carabinieri da parte dei genitori della neonata deceduta mercoledì sera all’ospedale di Sassuolo in seguito ad una complicazione durante la fase di travaglio. I familiari della piccola, che doveva chiamarsi Aurora, dopo il tragico evento hanno deciso di procedere per vie legali depositando una denuncia dai Carabinieri perché secondo loro non sarebbe stato fatto tutto quanto era possibile per salvare la vita della loro bimba. Nei tre giorni che hanno preceduto il parto raccontano di essere andati in ospedale due volte perché la giovane mamma accusava dei forti dolori, di essere stati rassicurati ed essendo a loro dire la situazione sotto controllo di essere stati invitati a ritornare a casa. Martedì notte poi, dopo la rottura delle acque, è iniziata la fase di travaglio, durata oltre 24 ore, e a questo punto siccome la mamma della piccola, era molto sofferente è stato richiesto più volte ai medici di procedere con un parto cesareo, ma lo staff medico non ha voluto in quanto non vi erano le condizioni. Secondo il personale ostetrico a causare la morte della neonata è stata una distocia di spalla, una condizione assai rara e non prevedibile, che si verifica quando durante l’espulsione, il neonato resta bloccato con le spalle e il tronco, mentre però la testa è già fuori.  E nonostante le manovre avanzate e la rianimazione non è stato possibile salvare la piccola Aurora.