Nel pomeriggio di ieri un furgone bianco è piombato sulla folla che passeggiava sulla Rambla causando numerosi morti e feriti. Tra le vittime anche due italiani. Intanto le forze di sicurezza stanno dando la caccia al killer alla guida del furgone, si tratta del 18enne Moussa Oukabir

14 morti e 126 feriti, per un totale di vittime provenienti da ben 34 nazionalità diverse, questo il tragico bilancio dell’attentato avvenuto nel pomeriggio di ieri a Barcellona, quando un furgone bianco intorno alle 16:50 è piombato sulla folla che stava passeggiando sulla Rambla, una delle arterie più trafficate della capitale catalana, causando morti e feriti, tra cui anche 2 vittime italiane. Un massacro, che già nella serata di ieri è stato rivendicato dall’Isis attraverso la sua agenzia Amaq, e collegato all’esplosione avvenuta mercoledì notte in un’abitazione di Alcanar, dove gli attentatori stavano preparando il materiale esplosivo da utilizzare per altri attacchi. Nel progetto originario pare infatti che i terroristi volevano portare a Barcellona il furgone carico di esplosivo, poi però a causa dell’esplosione improvvisa e vista la perdita di materiale hanno modificato i loro piani, prima con l’attacco sulla Rambla e poi nella notte a Cambrils dove 7 persone sono rimaste ferite e 5 terroristi sono stati uccisi. Finora, in relazione all’attentato, sono state arrestate quattro persone: tre di nazionalità marocchina e uno spagnolo. Ancora risulta in fuga invece il killer alla guida del furgone, si tratterebbe del 17enne Moussa Oukabir, arrivato in Spagna da una settimana e radicalizzato solo negli ultimi mesi. L’attentatore pare che avrebbe usato i documenti del fratello più grande per noleggiare il furgone con cui ha compiuto la strage. Anche il comune di Modena ha espresso il suo cordoglio per le vittime dell’attentato esponendo al Palazzo del Municipio in Piazza Grande le bandiere del Tricolore italiano e la bandiera azzurra dell’unione europea a mezz’asta.