Sgominate due bande di africani con sede operativa a Bologna e ramificazioni a Modena, Bolzano e Crotone. Alle vittime giovanissime veniva promesso un lavoro poi invece erano costrette a prostituirsi

L’accusa di associazione a delinquere finalizzata al controllo del traffico della prostituzione ha portato i Carabinieri di Bologna ad arrestare 11 nigeriani. I provvedimenti non sono scattati solo nella città felsinea, ma anche a Modena così come a Bolzano e Crotone.  Come operavano le bande? Convincevano delle giovani connazionali a trasferirsi in Italia, promettendo loro un posto da badante o da donna delle pulizie, ma una volta arrivate le costringevano a prostituirsi, minacciandole e violentandole, obbligandole a ‘saldare’ il debito tra i 40.000 e i 70.000 euro contratto per venire in Italia. Una delle ragazze, una 23enne che a causa delle violenze riportate ha subito l’asportazione di parte degli organi genitali, e ha anche contratto l’Hiv, nel giugno del 2016 ha denunciato i propri aguzzini, e a un anno di distanza le indagini dei Carabinieri hanno portato agli arresti dei nigeriani, appartenenti a due organizzazioni legate tra loro che facevano base a Bologna, con ramificazioni come abbiamo detto anche a Modena. È questo lo scenario svelato dall’operazione “Falsa speranza” dei militari della compagnia Bologna Centro, che ha permesso di salvare sei giovani vittime tra i 18 e 19 anni che venivano sfruttate.