Ieri sera il Carpi non è andato oltre lo 0-0 casalingo contro il Frosinone. Per qualificarsi per la finale, ora, serve l’impresa: vincere in trasferta

Per il Carpi, tutta la stagione si gioca in 90 minuti: quelli di lunedì sera allo stadio Matusa di Frosinone. Ieri sera, infatti, la partita di andata della semifinale playoff tra carpigiani e ciociari è finita con un nulla di fatto, uno 0-0 che, tuttavia, fa il gioco proprio del Frosinone, al quale basterà un altro pareggio per accedere alla finalissima per la serie A, in programma contro la vincente dell’altra semifinale Benevento-Perugia.
Mister Castori non può rimproverare niente ai suoi uomini, che ce l’hanno messa tutta, senza riuscirvi, per abbattere il tabù-Frosinone. In formazione rimaneggiata, con Mbakogu acciaccato, Castori punta sul modulo 4-4-1-1, con Kevin Lasagna unico terminale offensivo. Ma sono gli ospiti ad avere le occasioni migliori: dopo 9 minuti con un colpo di testa, alto, di Daniel Ciofani e dopo la mezzora con una bella chance per Dionisi, fermato in extremis dal portiere Belec. E poco dopo, ancora Dionisi e Ciofani dialogano bene, ma il sinistro di Ciofani finisce fuori. Il Carpi si fa vedere nel finale di primo tempo, quando, da un cambio di passo di Di Gaudio, nasce un tiro-cross che Terranova rischia di mandare alle spalle del proprio portiere Bardi.
Nella ripresa, il Carpi protesta per un presunto fallo ai danni di Lasagna, ma per l’arbitro Chiffi è fallo proprio del bomber carpigiano. Castori butta dentro anche Mbakogu, ma poi deve tirare un po’ i remi in barca in seguito all’espulsione di Sabbione per doppio giallo. Il Carpi chiude in dieci, rischiando il colpo del ko con una girata a lato di Dionisi. Nel finale, primo e unico vero tiro in porta, grazie a Di Gaudio. Ma giustamente finisce 0-0.
Per passare il turno, a Frosinone, lunedi sera servirà un Carpi ben diverso.