Il Governo potrebbe introdurre con un emendamento alla manovra una nuova forma di voucher, questa volta regolati da un vero e proprio contratto di lavoro. E la Cgil annuncia che manifesterà il proprio dissenso a Mirandola lunedì, in occasione della visita del Presidente Mattarella

Un contratto di lavoro vero e proprio, riservato a famiglie e piccole imprese che possono contare su un numero massimo di cinque dipendenti, del valore annuale complessivo che non può superare i cinquemila euro. Eccoli i nuovi voucher, che potrebbero diventare legge con un emendamento alla manovra del Governo presentato dal presidente dei deputati del Pd Ettore Rosato. Una proposta che andrebbe a normare il lavoro occasione e che già ha riacceso il dibattito fra il mondo degli imprenditori, favorevole a questa forma di pagamento, e quello delle rappresentanze sindacali, con la Cgil in prima fila contraria e che già prima della soppressione dei voucher aveva raccolto oltre tre milioni di firme per un referendum popolare sul tema. Ad esprimere la propria contrarierà sul tema è stata subito la segretaria confederale Tania Scacchetti, mentre la sigla sindacale ha annunciato una manifestazione lunedì mattina a Mirandola, in occasione della visita del Presidente della Repubblica Mattarella. La delegazione dei sindacalisti chiederà di incontrare il capo dello stato per esprimere in prima persona i motivi del proprio dissenso. Anche a livello politico, inoltre, si sono già scatenate le prime polemiche con Mdp che ha diffidato il Governo dal riproporre i voucher sotto qualsivoglia forma, minacciando una possibile uscita dalla maggioranza.