Si avvicina l’estate e l’area dei chioschi, sotto sequestro dal 2014 al parco delle Rimembranze, torna ad animare anche il dibattito politico in città. Il consigliere di Per Me Modena chiede risposte agli operatori

Alla vigilia dell’inizio della stagione estiva torna d’attualità il tema dei chioschi sequestrati a Parco delle Rimembranze. A sollevare il caso è il consigliere Marco Chincarini di Per Me Modena. “È evidente che il processo in corso, relativo al ‘caso chioschi’, rallenta ogni tipo di decisioni, ma mi chiedo, e in tanti cittadini si chiedono, cosa si è fatto e cosa si fa nel frattempo” afferma Chincarini. Come noto, infatti, sono tre le baracchine a cui il Comune ha concesso come negli anni precedenti la possibilità di portare avanti la propria attività, ma i relativi operatori che, si legge nell’interrogazione, “potrebbero almeno per quest’anno aprire i battenti e letteralmente salvare la faccia di un’area verde importante, centrale e molto bella, e salvare la faccia anche all’amministrazione, hanno finora avuto solamente notizie frammentarie. Pare che la prossima settimana si avranno le autorizzazioni per procedere, intanto però maggio è già passato. Insomma non ci siamo. Chi lavora e chi col suo lavoro, aiuta la città a presentarsi al meglio va sostenuto”. Ricordiamo che l’area di viale Rimembranze è sotto sequestro da marzo 2014 quando, a seguito di un esposto di Italia Nostra, la Procura  chiese al giudice di mettere i sigilli ai chioschi. Per quei fatti oggi sono ancora a processo gli ex assessori Sitta e Prampolini e i dirigenti del settore urbanistica.