Dovranno scontare fino a cinque anni di carcere i componenti della banda che ha derubato nel marzo 2016 la Gioielleria Galli di Vignola, aggredendo anche il titolare e le due commesse. Giovedì si è concluso il processo con rito abbreviato che li vedeva imputati

Cinque anni ad Amitrano, Migliaccio e Mangiapili, i tre autori materiali della rapina alla Gioielleria Galli di Vignola, quattro a Panico, autista della banda, ed un patteggiamento per un anno e otto mesi a Di Napoli, il basista di tutta l’operazione. Sono queste le condanne arrivate al termine del processo che vedeva imputati cinque giovani di origini campane autori di una violenta rapina in cui malmenarono anche il titolare, disabile, e due dipendenti rinchiudendoli in uno stanzino con i polsi legati. Le indagini condotte dal Nucleo investigativo e dalla compagnia dei Carabinieri di Sassuolo, coordinate dal PM Luca Guerzoni, hanno portato a ricostruire tutta la vicenda e ad identificare gli autori materiali che avevano agito a volto scoperto in piena mattina. Tuttavia pur risalendo in breve tempo all’identità dei cinque non fu possibile recuperare il bottino del colpo, che si aggirava sui duecentomila euro di valore. Il processo, con rito abbreviato, si è chiuso giovedì con il Gup De Marco che ha notificato le pene agli autori della rapina. Assoluta soddisfazione è stata espressa dal procuratore capo di Modena Lucia Musti per la rapidità e l’efficienza con cui si sono svolte le indagini, che hanno portato a condanne esemplari nonostante l’utilizzo del rito alternativo che prevede una riduzione di un terzo delle pene.