E’ scontro sui Voucher, da una parte le associazioni di categoria criticano l’abolizione dei buoni lavoro, mentre dall’altra la Cgil difende la propria posizione dopo aver ottenuto la cancellazione dei ticket.

Prosegue anche a Modena la discussione sul caos dei Voucher, quasi tre milioni i buoni utilizzati nel modenese nel 2016, aboliti lo scorso 17 marzo attraverso un decreto legge del Consiglio dei Ministri. L’ultimo intervento è di Confesercenti che parla di errore che danneggia soprattutto le imprese oneste. E che non solo non potranno più contare su questo strumento per gestire i picchi di attività, ma si troveranno anche a fare i conti con una maggiore concorrenza sleale di chi non si fa problemi ad alimentare il sommerso. Nel 2016 Modena è stato il 12esimo territorio in Italia per utilizzo di Voucher e secondo in regione dietro solo a Bologna. Secondo Confesercenti è il terziario ad essere principalmente interessato dallo stop: al primo semestre 2016 sono stati oltre 144 mila i ticket utilizzati dalle imprese del commercio, a cui seguono i quasi 140 mila dei servizi e i circa 130 mila del turismo e pubblici esercizi. Se da una parte dunque le associazioni di categoria definiscono un errore l’abolizione dei Voucher, dall’altra Cgil, che aveva lanciato il referendum, critica questa posizione. La sigla modenese ribadisce: i voucher non sono una regolamentazione dei rapporti di lavoro, e l’uso dei buoni consente lo sfruttamento dei lavoratori, e al tempo stesso non aiuta a far emergere il lavoro nero.