Il sindacalista Aldo Milani ed il mediatore Danilo Piccinini, indagati per le presunte estorsioni all’Alcar Uno di Castelnuovo Rangone, dovranno continuare a rispettare le misure cautelari disposte dal Gip. Il Tribunale del Riesame di Bologna ha confermato l’ordinanza

Aldo Milani, il sindacalista del Si Cobas coinvolto nelle presunte estorsioni all’azienda Alcar Uno di Castelnuovo Rangone, dovrà continuare a rispettare l’obbligo di dimora nel Comune di Milano ed il mediatore Danilo Piccinini rimane agli arresti domiciliari. Il tribunale del Riesame di Bologna ha confermato l’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari di Modena, che aveva sottoposto i due indagati a queste misure cautelari dopo l’arresto a seguito dell’incontro con i fratelli Levoni, a cui sarebbe stata estorta in quel frangente la prima tranche dei 90mila euro richiesti dai due per calmare le proteste dei lavoratori. Respinta, dunque, l’istanza richiesta dall’avvocato Marina Prosperi che rappresenta proprio il sindacalista nel procedimento legale. Soddisfatta per questa decisione la Procura che poi chiede una riflessione a tutti coloro che a seguito degli arresti hanno manifestato nel corteo non autorizzato di sabato 4 febbraio.

Nel video l’intervista a Intervista Lucia Musti, Procuratore Capo di Modena