Questa mattina tre forti scosse di terremoto hanno colpito l’area già devastata dal sisma della scorsa estate. Situazione maggiormente difficoltosa anche a causa dell’abbondante nevicata che ha colpito la zona in questi giorni

La terra nel centro Italia non smette di tremare: tre violente scosse scuotono le popolazioni già duramente colpite dal recente sisma. Il primo episodio risale alle  10.25, magnitudo 5.3 con epicentro tra i comuni dell’Aquila e di Rieti, al confine tra Lazio e l’Abruzzo. Solo cinque dopo minuti viene avvertita nell’area un’altra scossa di magnitudo 3.2 con epicentro in provincia di Rieti. E intorno alle 11.20 circa, parte la più forte e prolungata scossa che sarebbe di magnitudo 5.7. Colpite soprattutto le aree già interessate dal sisma dello scorso 24 agosto: si segnalano alcuni crolli ad Amatrice e Accumoli. Anche nel Lazio il sisma si avverte chiaramente: chiuse tutte le stazioni dell’A24, l’autostrada che collega Roma, L’Aquila e Teramo, per verificare la presenza di eventuali danni causati dalle scosse di terremoto e per precauzione chiuse inoltre tutte le linee della metro e le scuole nella Capitale. Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio parla di situazione complicata sia per le continue scosse, ben 45mila dallo scorso agosto, e per le condizioni meteo, infatti sulla zona sta nevicando da giorni. Nelle zone terremotate, si segnalano alcuni crolli, come nel caso di un cornicione della Scuola Alberghiera di Amatrice. I Vigili del Fuoco stanno proseguendo nelle verifiche, soprattutto ad Amatrice e Accumoli, rese complesse dalla presenza di molta neve. Intanto nell’area colpita dal nuovo sisma prosegue  l’impegno dei volontari della Consulta di Modena per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. Attualmente i 15 volontari si trovano a Caldarola, nel maceratese, con mansioni di coordinamento, segreteria, cucina e logistica.