In fiamme centinaia di capi di abbigliamento conservati in un container utilizzato dall’associazione di volontariato. Sul posto pompieri e municipale, oltre ad Arpae che ha analizzato le acque

Decine e decine di abiti in fumo e un odore acre di plastica che si percepiva a centinaia di metri di distanza, così come la colonna di fumo si notava dalla tangenziale. Un incendio di origini forse dolose ha interessato un’area di rimessaggio di Porta aperta, l’associazione di volontariato che si occupa di accoglienza. Le fiamme si sono sprigionate intorno alle 16 e hanno interessato soprattutto un container; nel complesso di strada Cimitero di San Cataldo affidato dalla Caritas diocesana si sono condotti i vigili del fuoco, con due squadre, e la polizia municipale.

La merce andata in fumo era destinata agli indigenti, custodita dall’associazione dopo le donazioni dei modenesi, ma i danni non sono limitati ai capi di abbigliamento visto che le fiamme e il fumo si sono estese all’adiacente fabbricato.

Le indagini sull’accaduto sono in corso e come detto non si può escludere il dolo, dal momento che il container sarebbe stato chiuso, ma si valuta anche un eventuale collegamento con alcuni lavori di edilizia che stanno andando avanti in zona. Sul posto del rogo intanto sono arrivati i tecnici di Arpae.

Intervista al Caposquadra vigili del fuoco di Modena