Il 31 ottobre scade la prima rata dei rimborsi per le tasse e i contributi che erano stati sospesi nel post-sisma. Il problema è che la prima rata da sola copre il 25% delle somme dovute. E molte imprese sono in difficoltà

Lunedì 31 ottobre: una data cerchiata in rosso con apprensione da molte imprese modenesi colpite dal terremoto del 2012. A fine mese incombe, infatti, il saldo della prima rata dei rimborsi per le tasse e i contributi che erano stati sospesi nel post-sisma. In pratica si inizia con la restituzione delle somme non pagate grazie alla moratoria dei mesi successivi al disastro. La scadenza negli ultimi anni era stata rinviata già tre volte. Ma questa volta ci siamo davvero. Si parla di una mole complessiva di circa 700 milioni di euro che sarà dilazionata in sette rate fino al giugno 2020. Il problema, per le imprese debitrici, è che la prima rata, da sola, copre il 25% dell’importo.

La restituzione dei contributi che erano stati sospesi nel post-terremoto comporterà una trattenuta sulle buste paga dei dipendenti. In altre parole, i lavoratori che avevano ricevuto stipendi netti più alti nel post-sisma per effetto del mancato versamento dei contributi ora si troveranno gli stipendi alleggerite di quelle somme.

Interviste a Paolo Benatti, Cna Area Nord