La struttura sorgerà accanto al Servizio di Diagnosi e Cura: i tempi non saranno brevi e vedranno una temporanea riduzione dei posti letto, ma a fine 2017 la residenza finalmente sarà a disposizione dei pazienti e dei loro familiari

La residenza per il trattamento intensivo dei pazienti psichiatrici presso l’ospedale di Carpi si farà: la conferma è stata data all’incontro pubblico che si è svolto nell’ambito della Settimana della Salute Mentale. Certo i tempi non sono brevi e comporteranno molto disagio, in quanto i posti letto del Servizio di Diagnosi e Cura saranno ridotti fino al termine dei lavori. Però si può dire che il lungo rapporto tra Ausl, Comune e l’associazione ‘Al di là del muro’ ha dato frutto. E il frutto è un protocollo di sperimentazione che vedrà ancora insieme i tre soggetti nella costruzione di un percorso di cura sempre più efficace per il bacino, che conta quasi duecentomila persone tra Carpi e Bassa modenese. Già ora il distretto è l’unico in Regione ad aver ridotto a zero le contenzioni meccaniche da quattro anni, buttando via legacci e camicie di forza. 84 sono invece i trattamenti sanitari obbligatori ogni anno, con un trend positivamente stabile nel tempo.

Il protocollo siglato il marzo scorso prevedeva la realizzazione di una struttura da un minino di 12 posti a un massimo di 15, che sarà ottenuta allungando il pianterreno del reparto. L’azienda sanitaria ne conferma 12, ma non ha ancora comunicato la ripartizione tra ricoveri e residenziali, affidandola, appunto, alla sperimentazione, volta a mantenere alta la qualità del servizio carpigiano.

Intervista a Rubes Bonatti, direttore dip. Salute Mentale Area Nord