E’ in chiaroscuro il bilancio delle 75mila aziende modenesi: numeri in lieve crescita con una generale flessione dei comparti che caratterizzano il territorio. Segno positivo per sanità, soffrono le costruzioni

Diminuiscono le aziende giovanili e aumentano quelle femminili e straniere; intanto cala la ceramica e cresce il farmaceutico. Alla fine il saldo su scala annuale è pari a zero: questo recita l’analisi della Camera di commercio sui numeri dell’imprenditoria, che pure esce da alcuni mesi positivi. Le cifre indicano infatti un lieve incremento nelle ditte registrate in provincia di Modena nel terzo trimestre 2016: al 30 settembre si sfiora quota 75mila imprese, in aumento di 201 unità, per un’impennata che equivale al 41esimo posto in Italia. Entrando nel dettaglio dei settori, l’andamento annuale è in linea con la tendenza nazionale: risultano in diminuzione le attività manifatturiere, le costruzioni e l’agricoltura, mentre l’unico macrosettore che registra un lieve incremento sono i servizi, all’interno del quale spiccano la sanità e l’intrattenimento. Perdono imprese i settori caratteristici della manifattura modenese, come la ceramica, il tessile, l’alimentare e il metalmeccanico. Dall’altra parte è in ripresa la produzione di mezzi di trasporto. Segno positivo anche per l’industria chimica e farmaceutica, male infine il comparto del legno.