Al Policlinico nei primi 9 mesi del 2015 si sono avuti 2124 parti, mentre nello stesso periodo quest’anno sono stati 2168. Meno 44 nascite, pari al 2% di riduzione

Nel 2015  nella nostra nazione la riduzione della natalità, ha toccato il minimo storico dall’Unità d’Italia, ma nel 2016 i numeri sono risultati ancora peggiori. E’ questo il quadro emerso dai dati pubblicati dall’Istat, che per la prima parte del 2016 disegnano un futuro davvero fosco dal punto di vista demografico. Vale a dire un calo mai registrato in epoca recente, addirittura del 6%. In numeri assoluti significa 221.500 nuovi nati contro i 236.100 di un anno fa. A Modena città la tendenza è simile anche se meno accentuata. Al Policlinico nei primi 9 mesi del 2015 si sono avuti 2124 parti, mentre nello stesso periodo quest’anno sono stati 2168. Meno 44 nascite, pari al 2% di riduzione. Le ragioni che stanno ostacolando, dopo il 2010, una significativa ripresa della natalità nel Paese sono diverse, ma gli esperti ricordano che il recente calo delle nascite è in parte riconducibile anche alla trasformazione strutturale della popolazione femminile in età feconda dai 15- 49 anni, dal momento che le donne in questa fascia di età sono oggi meno numerose e mediamente più anziane. E se il trend delle coppie italiane è ormai quello di fare sempre meno figli, gli immigrati invece avevano in qualche modo impedito il tracollo, ma gli ultimi dati stanno dimostrando una frenata in questo senso, si sta infatti riducendo anche il contributo delle cittadine straniere alla natalità.