In seguito al maltempo di agosto e settembre che ha provocato danni ingenti in tutta la provincia modenese, è stato dichiarato lo stato di crisi regionale per l’intero territorio dell’Emilia-Romagna

Dichiarato lo stato di crisi regionale per l’intero territorio dell’Emilia-Romagna, colpito da cinque ondate successive di maltempo che si sono succedute dal 18 agosto fino al 21 settembre portando piogge eccezionali, allagamenti, forti raffiche di vento e grandinate. Lo stato di crisi autorizzerà in tempi rapidi, misure a sostegno dei Comuni che hanno subito danni consistenti a strade, edifici pubblici e servizi essenziali. L’Agenzia regionale di Protezione civile ha già ricevuto le segnalazioni effettuate dai territori ed è pronta a mettere in campo, dove necessario, le opere di somma urgenza per i ripristini. La prima delle cinque ondate di maltempo che hanno interessato l’Emilia-Romagna si è verificata dal 18 al 19 agosto con temporali che hanno colpito soprattutto la bassa modenese, in particolare tra Mirandola, San Felice sul Panaro e Finale Emilia. Forti raffiche di vento unite alla grandine hanno invece provocato invece il 20 di agosto diversi danni nei comuni Castelnuovo Rangone, Montale, Spilamberto e Castelfranco Emilia. Rami spezzati, alberi sradicati, cavi elettrici tranciati, cantine e garage allagati. Il 6 settembre invece un nubifragio ha interessato Modena e buona parte della provincia, provocando danni in città e soprattutto a Carpi dove è stato scoperchiato il tetto dell’autorimessa della caserma dei pompieri, a Castelfranco con il crollò da un’abitazione della copertura di catrame sulla strada e a Sassuolo con danni soprattutto al villaggio industriale.