Sono le piccole imprese di subfornitura le più colpite dalla mancata tutela del ‘full made in Italy’

Un’azienda modenese di moda su tre subisce il rischio contraffazione. Questo il preoccupante dato che emerge da una ricerca di Confartigianato Lapam, che registra anche un calo dell’export.

Il bilancio sulle esportazioni parla di una flessione, nel primo semestre 2016, di 4,2 punti percentuali. Abbastanza per mettere in difficoltà il settore, mentre l’allungamento delle filiere spiazza il lavoro delle piccole imprese di subfornitura: in 5 anni è salita di 10 punti la quota di ditte con principali fornitori esteri. Senza il ‘full made in Italy’ non si garantisce il lavoro alle aziende locali disperdendo allo stesso tempo un patrimonio di saper fare tutto nostro.

Una seconda criticità proviene dalla contraffazione. L’Italia infatti è al secondo posto nel mondo per danni da violazioni dei diritti di proprietà derivanti dai cosiddetti tarocchi. Questo comporta minori vendite per le imprese italiane per 10 mila milioni di euro e una perdita di 90 mila posti di lavoro. A Modena il dato è nettamente superiore alla media nazionale: sono bel il 27,9% le imprese manifatturiere della nostra provincia a subire questo rischio.

Cresce infine la contraffazione online: triplicata la quota di sequestri di merci trasportate con corriere espresso e posta, i vettori tipici dell’e-commerce.